Fare lavori in casa: ecco quando sono necessari permessi e autorizzazioni e quali. Una semplice guida per orientarsi tra gli adempimenti per effettuare i vari interventi.

ECCO UNA BREVE GUIDA PER CAPIRE QUALI – E QUANDO – AUTORIZZAZIONI CHIEDERE A SECONDA DEI LAVORI CHE SI INTENDONO FARE IN CASA

Lavori in casa: manutenzione ordinaria

Per tutti quegli interventi che rientrano nella categoria di manutenzione ordinaria, ovvero  “gli interventi di manutenzione ordinaria, quelli che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti” definiti così dalla legge 475 del 5 agosto 1978, non viene richiesta nessuna autorizzazione.

In questa categoria di lavori in casa di manutenzione ordinaria, rientrano, ad esempio la tinteggiatura delle pareti, i pavimenti, il rifacimento impiantoelettrico e idraulico dell’appartamento e la posa di nuova caldaie.

Lavori in casa: manutenzione straordinaria

Per tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, ovvero “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso” (legge 475 del 5 agosto 1978) è necessario presentare la CIL, la Comunicazione di inizio lavori.

La procedura di Comunicazione di Inizio Lavori va presentata insieme alla documentazione che con i dati dell’impresa che condurrà gli interventi e la relazione tecnica sulla conformità dei lavori nel rispetto delle norme vigenti: in questo caso la relazione dovrà esser redatta da un tecnico professionista.

Per non incorrere in nessun tipo di problema o sanzione, è bene informarsi presso il proprio Comune, quali sono esattamente i lavori compresi nella categoria di Manutenzione Straordinaria.

Lavori in casa: interventi di restauro e interventi di ristrutturazione edilizia

Per li gli interventi di restauro e di risanamento conservativo e gli interventi di ristrutturazione edilizia è obbligatoria la SCIA, la segnalazione certificata di inizio attività (fino all’introduzione della legge 122/2010 DIA)

Per interventi di restauro e di risanamento conservativo si intendono “quelli rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili.

Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio”

Per interventi di ristrutturazione edilizia, si intendono “quelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistemativo di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.
Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, la eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti”

La SCIA ha validità dal giorno in cui viene presentata.

Inoltre per lavori in casa che prevedono “ristrutturazione edilizia che porti a un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, o aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, o mutamenti della destinazione d’uso” è necessario richiedere al proprio Comune il Permesso di costruire come da art. 10 del Testo Unico per l’Edilizia.

In ogni caso è bene sempre consultare i regolamenti presso il proprio Comune, dove poter reperire tutte le informazioni necessarie.